Le misure attuali non sono in grado di controllare l’epidemia di influenza aviaria. Pertanto, il ministro dell’Agricoltura Beit Adema sta valutando nuovi interventi che dovrebbero fornire protezione, soprattutto a lungo termine. Ciò include la mappatura delle aree a rischio in cui l’espansione degli allevamenti di pollame potrebbe diventare più difficile.
L’influenza aviaria altamente patogena ha continuato a diffondersi nell’ultimo anno. Quasi 5 milioni di polli, anatre e tacchini sono stati abbattuti durante questa pandemia. I costi sono già di decine di milioni di euro.
Adema vuole che gli allevatori di pollame elaborino un piano con i veterinari a partire dal prossimo anno per ridurre il più possibile il rischio di contaminazione nei loro allevamenti. Si stanno prendendo in considerazione anche misure non convenzionali, come i laser, per prevenire altri uccelli potenzialmente infetti intorno agli allevamenti.
Il ministro determinerà se i vaccini sono fattibili, disponibili, pratici e sicuri al fine di accelerarne l’introduzione. Inoltre, il ministro si sta consultando con gli allevatori di pollame sulle conseguenze finanziarie dei vaccini.
Su insistenza della D66 Alliance, il Dipartimento dell’Agricoltura sta lavorando a linee guida per la gestione degli uccelli malati e morti (selvatici), dove spesso si diffonde anche il virus. Lo stesso partito vuole anche rendere più difficile l’insediamento degli allevamenti di pollame in zone ad alto rischio di contaminazione.
prevenire l’espansione
Quando c’è una chiara visione d’insieme di queste aree di rischio, Adema vuole considerare le possibilità di creare o ampliare qui una “prevenzione”, scrive il ministro in una lettera al Parlamento. “Per ora né io né le autorità locali abbiamo gli strumenti legali a loro disposizione”.
Adema sottolinea che anche le malattie zoonotiche come l’influenza aviaria vengono prese in considerazione nell’approccio basato sull’azoto. La scorsa settimana ha già annunciato l’impegno al confinamento nazionale a causa dell’aumento del numero di contagi.
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