I sindacati avrebbero dovuto riunirsi a Bruxelles il 15 dicembre per un’altra manifestazione nazionale. Mercoledì un portavoce del sindacato socialista ABVV ha dichiarato all’agenzia di stampa che la decisione è stata posticipata di un giorno. belga. Hanno detto in precedenza che alla manifestazione avrebbero preso parte anche il sindacato cristiano ACV e il liberale ACLVB.
Organizzare l’evento del 15 dicembre è stato impegnativo poiché quel giorno nella capitale si sono svolti molti eventi, incluso un vertice europeo. La decisione di scendere nuovamente in piazza arriva pochi giorni dopo che il governo federale ha respinto una proposta di conciliazione per facilitare le trattative salariali tra sindacati e datori di lavoro. Ma questa proposta non ha il sostegno dell’ABVV.
Non basta la proposta di conciliazione del governo, con margine salariale pari allo zero per cento e un assegno massimo di 750 euro. “È un cerotto su una ferita che si allarga”, ha detto il sindacato su Twitter. “Il 15/12 scenderemo in piazza in un fronte sindacale comune per una manifestazione nazionale a Bruxelles”.
Fronte sindacale comune
L’ACV ha anche deciso martedì, dopo varie comunicazioni, di agire al fronte sindacale congiunto di ACV, ABVV e ACLVB il 15 dicembre, secondo il portavoce. Questa azione appare molto importante per l’ACV in vista del prossimo vertice europeo che si terrà a Bruxelles. ACV vuole anticipare il movimento per raggiungere un limite di prezzo. “L’energia rimane una delle principali preoccupazioni per i nostri membri”.
Il 9 novembre è stato il giorno dell’azione nazionale e dello sciopero. L’ACV e l’ABVV hanno quindi mobilitato i loro membri per difendere un tetto al prezzo del gas e dell’elettricità e contro una legge sui salari.
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