Utilizzando il telescopio Gemini North, un team internazionale di astronomi ha effettuato un’osservazione da record Quasar Esplorare. Non solo sono la coppia di quasar in fusione più distante mai scoperta, ma sono anche l’unica coppia di quasar finora nella cosiddetta epoca della reionizzazione (Lettere del diario astrofisico17 giugno).
L’universo è in espansione fin dal primo istante dopo il Big Bang. Ciò significa che l’universo primordiale era molto più piccolo e che le prime galassie erano più vicine tra loro e si fondevano più facilmente. Questo processo ha portato alla formazione dei quasar: centri di galassie estremamente luminose, dove gas e polvere cadono verso un buco nero supermassiccio centrale, emettendo enormi quantità di luce. Se guardassi in profondità nell’universo, ti aspetteresti di vedere molte coppie di quasar, ma finora, con stupore degli astronomi, devono ancora essere trovati.
Tuttavia, utilizzando lo strumento GNIRS sul Gemini North Telescope, gli astronomi sono stati ora in grado di rintracciare la coppia di quasar in fusione che osserviamo quando apparvero appena 900 milioni di anni dopo il Big Bang, in un’epoca chiamata alba cosmica.
L’alba cosmica durò da circa cinquanta milioni di anni a un miliardo di anni dopo il Big Bang. Durante questo periodo, le prime stelle e galassie apparvero sulla scena cosmica, riempiendo di luce per la prima volta l’universo precedentemente oscuro. L’arrivo delle prime stelle e galassie segnò una nuova era nella formazione dell’universo: l’era della reionizzazione. Durante questo periodo, la luce ultravioletta proveniente dalle prime stelle, galassie e quasar privò gli atomi di idrogeno presenti nell’universo dei loro elettroni, un processo noto come Ionizzazione Fu menzionato e si formarono le prime grandi strutture nell’universo.
Per comprendere il ruolo svolto dai quasar in questo processo di ionizzazione, gli astronomi hanno cercato per anni esempi distanti (e quindi precoci) di questi oggetti. Finora sono stati scoperti circa trecento quasar dell’epoca della reionizzazione. Inoltre, un team guidato da Yoshiki Matsuoka dell’Università di Ehime in Giappone si è imbattuto in un doppio quasar estremamente distante.
Osservazioni successive hanno dimostrato che i quasar in questione sono veri e propri oggetti giganti, ciascuno con una massa di 100 milioni di volte quella del nostro Sole. Ciò, combinato con la presenza di un “ponte” di gas che corre tra le due stelle, suggerisce che esse e le due galassie di cui fanno parte stiano subendo una fusione su larga scala. (Qualunque)
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