Dopo l’ultima segnalazione di otto cinghiali infetti da peste suina africana il 19 gennaio in Italia, sono stati rilevati altri diciannove maiali. Sono state rinvenute 27 carcasse di suini infetti in 114 comuni dell’area interessata.
Dalla scoperta del primo cinghiale infetto da peste suina africana il 6 gennaio nel nord Italia, 149 carcasse di cinghiale sono state testate per la peste suina africana nelle regioni Piemonte e Liguria. Di questi, 101 sono stati rinvenuti in Piemonte e 38 in Liguria, secondo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Le carcasse provengono da tutte le zone all’interno della zona interessata e della zona cuscinetto circostante e da zone al di fuori di tale zona cuscinetto.
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Dei 23 cadaveri rinvenuti in una zona contaminata della Liguria, tredici sono risultati positivi. Su trenta carcasse provenienti da una zona colpita del Piemonte, quattordici sono risultate positive e sedici negative. Tutte le carcasse all’interno e all’esterno della zona cuscinetto finora esaminate non sembrano essere infette da peste suina africana.
Ampia area infetta
La maggior parte dei corpi infetti si trova intorno ai luoghi in cui sono stati trovati i primi corpi infetti. Ma almeno un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia vicino a Genova. L’area in cui sono stati rilevati cinghiali infetti da peste suina africana è di circa 30 per 30 chilometri. L’area totale infetta stabilita dagli italiani era di circa 50 per 50 chilometri.
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