Lunedì 19 settembre, Anne Els van de Lugt difenderà la sua tesi “Verso una terapia personalizzata nella nefropatia membranosa” presso la Radboud University. In questo, dimostra che il trattamento della nefropatia membranosa può essere personalizzato in modo sicuro ed efficace.
La nefropatia membranosa è la causa più comune di sindrome nefrosica in età adulta. Dal 2009, è noto che il 70-80% dei pazienti con nefropatia membranosa ha anticorpi contro il recettore della fosfolipasi A2 di tipo M (aPLA2Rab). Il rilevamento di questi anticorpi significa che una biopsia renale non è più sempre necessaria e il decorso della nefropatia membranosa può essere previsto meglio.
Il trattamento standard con ciclofosfamide e prednisone nei primi 6-12 mesi funziona bene per prevenire l’insufficienza renale finale, ma ha anche molti effetti collaterali. Van de Logt e colleghi hanno studiato come il trattamento con ciclofosfamide e prednisone possa essere personalizzato in modo sicuro ed efficace sulla base del titolo aPLA2Rab.
Van de Lugt ha scritto la sua tesi sotto la supervisione del promotore Prof. Dr. JFM Weitzels e del co-promotore Dr. J.M. Hofstra. Ora lavora come nefrologa presso Radboudumc, dove continua a lavorare sulla ricerca sulla nefropatia membranosa.
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