I Panama Papers, giornalismo investigativo in forma
Il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung e altri media affiliati alla rete dei giornalisti investigativi internazionali (ICIJ) hanno avviato nella primavera del 2016 lo scandalo sull’evasione fiscale Panama Papers. Il giornale tedesco ha ottenuto 11,5 milioni di documenti attraverso una massiccia fuga di dati. Quasi 400 giornalisti provenienti da più di 80 paesi, compreso il Belgio (De Tijd, Knack, MO*, Le Soir), esaminano questi file.
Sono emersi i nomi di 140 politici, amici e altri potenziali evasori fiscali. L’attuale ministro degli Esteri britannico David Cameron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il calciatore argentino Lionel Messi, tra gli altri, hanno perso credibilità. In Islanda la pubblicazione ha portato alle dimissioni del primo ministro Sigmundur Gunnlaugsson. In Pakistan, il primo ministro Nawaz Sharif è stato costretto a dimettersi. Secondo l’indagine, anche il presidente russo Vladimir Putin possedeva azioni segrete a Monaco.
L’ICIJ ha vinto nel 2017 il Premio Pulitzer per i Panama Papers, il più alto riconoscimento del giornalismo americano. Sulla scia di queste rivelazioni, diversi paesi hanno avviato indagini fiscali in modo da poter recuperare milioni di entrate fiscali.
“Apripista del caffè. Amante certificato della cultura pop. Giocatore esasperatamente umile.”