14 luglio 2024 – 19:00 – Economia
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Il Marocco vuole diventare uno dei principali attori nel mercato europeo della cannabis terapeutica e mira a ottenere una quota di mercato compresa tra il 10 e il 15%. Attraverso esportazioni e piani ambiziosi, il Regno vuole trasformare “l’oro verde” in una nuova fonte di reddito.
Dalla legalizzazione della cannabis terapeutica nel 2021 sono affluiti investimenti. Sono già quasi 200 le aziende attive nel settore, che dovrebbe valere più di 50 miliardi di dollari in tutto il mondo entro il 2028. La Federazione marocchina dell’industria farmaceutica prevede un fatturato annuo compreso tra Da 4,2 a 6,3 miliardi di dirham entro quattro anni, a condizione che il paese raggiunga un mercato europeo. Una quota dal 10 al 15%.
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Il Marocco ha esportato per la prima volta cannabis prodotta legalmente. La prima spedizione di resina a basso contenuto di THC è stata spedita in Svizzera nel secondo trimestre di quest’anno. Sebbene le quantità siano ancora piccole, queste esportazioni hanno suscitato molto entusiasmo e hanno dimostrato le grandi aspettative delle aziende marocchine in questo settore.
Il Regno vuole trarre vantaggio dalla crescente legalizzazione della cannabis medica nell’Unione Europea, dove ora è consentita in 21 dei 27 stati membri. L’azienda farmaceutica Sothema ha già sviluppato quindici medicinali a base di cannabis per il trattamento di condizioni dolorose come il cancro, la sclerosi multipla e l’epilessia.
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Tuttavia, l’industria marocchina della cannabis deve ancora affrontare sfide, come la dipendenza dai semi importati e le dure condizioni meteorologiche che hanno influenzato il primo raccolto legale. Per affrontare questi problemi, l’autorità nazionale di regolamentazione della cannabis ANRAC sta lavorando per certificare la varietà autoctona di cannabis Beldia, che richiede meno acqua.
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